Si gira pagina

40181403-da0d-4f66-a40b-5c67cb5427f7-original

Quando vedevo atleti infortunati per mesi credevo non potesse essere vero o comunque non potesse succedere a me. Dopo la microfrattura al bacino del 10 febbraio ho dovuto ricredermi. Mai pensare di essere fatti di acciaio. Prima o poi il conto si presenta sempre.

In questi mesi ho vissuto tante emozioni. Dalla delusione iniziale per vedermi sfumare obiettivi e sogni alla voglia di ripartire; dalla paura di non poter più correre alla felicità dei primi passi di corsa. Un mix che mi ha fatto ritornare la carica giusta e soprattutto che mi ha fatto riprendere con una testa diversa. Prima di farmi male ero veramente arrivato ad un limite di stress eccessivo. Vuoi per le pressioni dovute alla voglia di qualificarmi per i campionati europei, vuoi per la voglia di andare sempre più forte, ma ero arrivato a raschiare il barile. Questo stop mi ha fatto capire quanto mi manchi la corsa, non poter gareggiare, non poter vedere i compagni di allenamento e non poter far fatica. Ho capito che bisogna prendere ogni corsa come un divertimento e non essere assillati dal cronometro. In gara bisogna sempre dare il massimo ma prendere quello che esce con serenità. Se andrà bene meglio, se andrà male penseremo a quella dopo. Che problema c’è. A Luglio, dopo tre mesi fermo completamente, avevo iniziato ad alternare camminata e jogging nonostante avessi ancora un fastidio generale nella zona interessata. Ad Agosto i primi 30 minuti continui per tre corse a settimana, aumentandoli gradualmente fino ai 70 minuti di questo periodo. Dal 6 al 12 di Agosto sono salito a Sestrière insieme al compagno di allenamenti Marco Vitalini per una vacanza alternativa. Ci siamo divertiti un sacco ed abbiamo conosciuto tanti atleti forti. Ho iniziato a fare i primi lavori con i miei compagni di squadra e abbiamo girato in mtb scoprendo tanti posti nuovi. Da questa settimana le corse sono diventate quattro (a settimana) fino a fine mese. Il 30 settembre metterò di nuovo un pettorale sulla canotta del Cus Pro Patria Milano dopo l’ultima volta, quel lontano 4 febbraio in occasione della Mezza di Napoli. Anche se farò la 11 km non competitiva abbinata alla Mezza di Aosta sarà comunque una festa e cercherò di divertirmi dando il massimo per scoprire questo mio nuovo punto di partenza. Quel giorno ci saranno anche i miei compagni di squadra ed il coach Giorgio Rondelli. In questi mesi mi hanno aiutato in tanti e per citarli tutti uscirebbe una lista incredibile. Ma ognuno di loro sa cosa ha fatto per me e di questo ne sarò sempre grato. Ho iniziato ad essere seguito da Lorenzo Visconti, il quale mi ha fatto fare esercizi di allungamento per cercare di eliminare le tensioni del nervo sciatico intrappolato nel muscolo piriforme. Grazie a Giorgio Rondelli ho iniziato nuovi allenamenti insieme a Davide Carbone, un ragazzo che ha lo studio ad Arese e che mi sta facendo fare esercizi di potenziamento Muscolare  e mobilità articolare che ho sempre trascurato pensando bastasse correre. Errori ne ho fatti tanti e voglio ripartire con nuovi stimoli, nuovi obiettivi e senza sbagliare nulla. Per essere al top bisogna avere alle spalle una squadra. E adesso sento di averla. Sul piano di massaggi, sul piano del potenziamento e sul piano degli allenamenti posso contare su professionisti. Quindi adesso basta solo ascoltare loro ed ascoltare me stesso. Per i risultati, se dovranno arrivare, arriveranno. Altrimenti sarò felice lo stesso, perché l’importante è stare bene.

“la felicità non è solo celebrare i successi ma  è anche imparare dai fallimenti”.

Senza categoria

Informazioni su René Cunéaz

Nato ad Aosta il 14/02/1988 ho iniziato a praticare lo sport con lo sci di fondo all'età di 4 anni. A 14 sono entrato nel comitato regionale ASIVA cercando di svolgere al meglio studio e sport. A 18 anni ho conquistato 2 medaglie di Bronzo ai campionati Italiani Junior nella 10 km a Tecnica Classica e nella Double Pursuit 7.5 km a Tecnica Classica + 7.5 km a Tecnica Libera alle spalle di Dietmar Noeckler e Fabrizio Clementi e davanti a Mattia Pellegrin i quali hanno poi esordito in coppa del mondo. In me nessuno ha creduto e non sono stato preso in considerazione da un centro sportivo. Ho chiuso la mia carriera da fondista col terzo posto alla gran fondo Marcia Gran Paradiso di 45 km a Cogne e ho conseguito il diploma da maestro di sci nordico. Da quel giorno mi sono dedicato, lavorando, all'atletica leggera. I risultati sono migliorati ogni anno su distanze sempre più lunghe fino all'esordio in maratona nel 2014. Questo blog nasce per tenere informati tutti gli amici e appassionati dei miei risultati sportivi. Primati personali: _ 800 - 1'59''32 - Torino 2009 _ 1500 - 3'53''72 - Milano 2012 _ Miglio - 4'29"66 - Aosta 2015 _ 2000 - 5'33''68 - Milano 2013 _ 3000 - 8'16''76 - Milano 2020 _ 3000 siepi - 9'31''07 - Torino 2013 _ 5000 - 14'14''87 - Losanna 2020 _ 10000 - 29'48''94 - Milano 2021 _ 10 km Strada - 29'50" - Canelli 2019 _ Maratonina - 64'55'' - Trino 2020 _ Maratona - 2h12'48'' - Siviglia 2022

Precedente Il maratoneta d'acciaio si è spezzato Successivo Ed è di nuovo....pettorale