Domenica 14 febbraio, per il mio compleanno, avrei voluto regalarmi un buon tempo cronometrico in occasione della Gensan Giulietta e Romeo Half Marathon di Verona.
Purtroppo, già da giorni le condizioni non erano delle migliori. La settimana prima avevo lavorato di notte e mi aveva lasciato molta stanchezza, ed erano giorni che soffrivo di mal di gola. La sera prima della gara sentivo che qualcosa non andava. A cena faticavo a stare a tavola con gli altri del gruppo e la mattina dell’evento non riuscivo ad alzarmi dal letto. Appena svegliati ed aperte le tende della stanza abbiamo trovato una bella sorpresa, una bella pioggia intensa. Alla partenza vi erano già grosse pozzanghere e una pioggia ancora più insistente.
La partenza è stata, come al solito, molto decisa appena dietro agli atleti kenyani ed insieme a La Rosa ed El Mazoury ma dopo il passaggio al primo km sui 3’/km ho preso il mio passo leggermente più lento. Ci siamo trovati io, il mio compagno di squadra Omar Guerniche e l’ex professionista Gianmarco Buttazzo. Intorno al 7º km quest’ultimo ci ha fatto segno di tirare un km a testa così ho provato ad andare avanti io. Al 9º km è passato Omar in testa ed io ho iniziato a defilarmi da loro. Stavo iniziando a faticare molto e non eravamo neanke a metà gara. Al 12º km è rientrato su di me e Buttazzo anche Giovanni Gualdi, partito più lento ed andato in progressione. Io continuavo a staccarmi di alcuni metri e reagire per chiudere il gap ma dal 14º km ho dovuto cedere e continuare col mio passo. Gualdi ha continuato chiudendo in 66’50”. Buttazzo, invece, ha ceduto ed al 19º km ho passato sia lui che un Kenyano in forte difficoltà andando a prendermi l’8º posto assoluto e 5º italiano. All’uscita dalla suggestiva Arena di Verona mancavano ormai 50 metri e vedendo il tabellone segnare 67’10” mi sono demoralizzato ed ho chiuso quasi camminando con un 67’23”. Considerata la maratona corsa a Novembre questo tempo dovrebbe essere un passaggio per tale distanza e non su una mezza maratona. Ma credo che tra pioggia e stanchezza non sia da buttare via come risultato.
Due giorni dopo la gara ho iniziato a non avere più energie e mi è salita la febbre alta. A non mollare quando si sentono già sintomi influenzali poi si rischia di stare troppo fermi. Questi 7 giorni di stop mi fanno perdere un po’ di preparazione ma speriamo di recuperare in fretta.
Il 6 marzo ci saranno gli italiani di Maratonina a Fucecchio e se non riprendo bene non potrò farli.
Con questo stop credo che la Maratona slitterà più avanti e quella di Milano salterà.
Ciao a tutti