Una StraMilano che lascia l’amaro in bocca

image

Quando decidi di correre una mezza su ritmi forti le scelte sono molteplici. La mia intenzione, in questo inizio di stagione, era caduta già da inizio anno sulla mezza di Milano sia per il percorso veloce sia per i numerosi top runner che appaiono alla partenza di questa favolosa manifestazione.
Però non sempre le cose vanno come vorresti. Dopo la stagione passata, nella quale corsi la distanza a Verona in 65’45”, mio miglior crono, e con l’esordio in maratona in 2h20’03” non mi posso più permettere di finalizzare una mezza e poi correrla su ritmi che, anche se sono già ottimi, non possono soddisfarmi completamente. Oggi il treno per poter rimanere sui 66′ era buono.
Partenza alle ore 11:00 da Piazza Castello e subito ritmo discretamente buono con passaggio in 15’48” al 5* km. Il gruppetto degli inseguitori è buono con Gualdi, Buccilli, Falasca, Buttazzo, Najibe Salami, D’Onofrio, Ghebrehiwet ed io. Al 8 km mi defilo leggermente dal gruppo ma cerco di agganciarmi di nuovo per non rimanere da solo. Al passaggio del decimo km siamo comunque in buona progressione con passaggio in 31’23” ma ben lontano dall’intermedio di 30’45” dello scorso anno a Verona. Inizio a fare tira e molla dal gruppetto. Il ritmo, per quello che valgo in questo momento, è al limite ma cerco di chiudere il gap per non stare solo visto il vento fastidioso. Al 12 km non riesco più a rimanere insieme agli altri anche per colpa di quella solita punta al fianco destro che nell’ultimo anno si manifesta sovente sulle distanze oltre i 10 km. Quindi, cerco di mantenere quell’andatura che non mi faccia scatenare del tutto la fitta per non fermarmi ma mi faccia arrivare al traguardo però, così facendo, calo il ritmo di 3/4 secondi al km. Al 19 km provo ad aumentare per passare il giovane Etiope davanti a me e nell’ultimo km questa progressione mi fa scatenare la fitta, ma ormai il traguardo è vicino e così chiudo la gara sul traguardo dell’arena col tempo che subito era di 66’59” ma che poi è stato corretto in 67’01”. Tempo assolutamente non come avrei voluto. È un peccato perché, nonostante il fastidio al tendine d’achille che mi ha dato noia nelle ultime due settimane, avevo buone sensazioni per poter andare forte.
Da qui bisogna ripartire con più motivazione di prima per riuscire ad ottenere quei risultati che comunque so di poter raggiungere.

Classifica StraMilano 2015

Senza categoria

Informazioni su René Cunéaz

Nato ad Aosta il 14/02/1988 ho iniziato a praticare lo sport con lo sci di fondo all'età di 4 anni. A 14 sono entrato nel comitato regionale ASIVA cercando di svolgere al meglio studio e sport. A 18 anni ho conquistato 2 medaglie di Bronzo ai campionati Italiani Junior nella 10 km a Tecnica Classica e nella Double Pursuit 7.5 km a Tecnica Classica + 7.5 km a Tecnica Libera alle spalle di Dietmar Noeckler e Fabrizio Clementi e davanti a Mattia Pellegrin i quali hanno poi esordito in coppa del mondo. In me nessuno ha creduto e non sono stato preso in considerazione da un centro sportivo. Ho chiuso la mia carriera da fondista col terzo posto alla gran fondo Marcia Gran Paradiso di 45 km a Cogne e ho conseguito il diploma da maestro di sci nordico. Da quel giorno mi sono dedicato, lavorando, all'atletica leggera. I risultati sono migliorati ogni anno su distanze sempre più lunghe fino all'esordio in maratona nel 2014. Questo blog nasce per tenere informati tutti gli amici e appassionati dei miei risultati sportivi. Primati personali: _ 800 - 1'59''32 - Torino 2009 _ 1500 - 3'53''72 - Milano 2012 _ Miglio - 4'29"66 - Aosta 2015 _ 2000 - 5'33''68 - Milano 2013 _ 3000 - 8'16''76 - Milano 2020 _ 3000 siepi - 9'31''07 - Torino 2013 _ 5000 - 14'14''87 - Losanna 2020 _ 10000 - 29'48''94 - Milano 2021 _ 10 km Strada - 29'50" - Canelli 2019 _ Maratonina - 64'55'' - Trino 2020 _ Maratona - 2h12'48'' - Siviglia 2022

Precedente Successivo Morrisons Great Birmingham 10k

6 commenti su “Una StraMilano che lascia l’amaro in bocca

  1. Andrea il said:

    Rene’ capisco il tuo disappunto ci sta un grande come te non si deve accontentare mai… Hai ancora tempo per migliorare ora prendi questa gara con filosofia! Non buttarti giù che sei comunque un grande! 🙂

    • René Cunéaz il said:

      Grazie Andrea. Guardiamo avanti con più motivazione di prima…

      • Federico il said:

        Ciao!
        Scusa il disturbo. Ti faccio subito i miei complimenti per gli straordinari tempi che stai registrando, forse più propri di un atleta africano!
        Ho letto per caso questo tuo resoconto della gara. Ho 22 anni, corro da circa un anno e alla mia seconda mezza maratona (a Cremona, quest’anno: 1h:36m) ho perso qualche minuto a causa di una fitta alla parte destra dell’addome, più precisamente sotto il petto, regione che internamente dovrebbe probabilmente corrispondere al fegato.
        Non sono un top runner come te, ma stavo comunque tenendo un ritmo che sapevo di poter tenere fino alla fine. Sono consapevole che le cause di questo problema potrebbero essere molteplici (soprattutto per i principianti come me) e che magari la causa scatenante può variare da persona a persona. Leggendo che capita anche a te, la cosa mi consola parecchio. Che sia la colazione fatta troppo vicino alla gara? Io ho mangiato dalle 7:00 alle 7:20 e la gara era alle 9:30, come ben sai. Ho anche letto sul sito di Albanesi che forse il problema può essere il caffè della colazione prima di una gara, o il fatto che vadano rinforzati gli addominali, specialmente gli obliqui (cosa che non ho mai fatto). Cosa ti senti di consigliare, o anche solo di supporre?

        • René Cunéaz il said:

          Ciao.
          Guarda io non sapevo più cosa pensare poi un mio compagno di squadra mi ha suggerito di smettere di prendere gli amminoacidi per il recupero muscolare e da quel giorno (sono ormai 6 mesi) ho avuto meno fastidi. Ogni tanto compaiono nuovamente. Probabilmente quando vado oltre il limite in un giorno che le condizioni non sono buone l’affaticamento si fa sentire in quel modo. Prima di togliere gli amminoacidi avevo provato a potenziare di più i muscoli addominali ma non era cambiato niente. Avevo curato maggiormente l’alimentazione che comunque era già buona. Nella mezza non ho avuto fitte forti e a fine mese proverò anche in maratona e vedrò. In maratona avevo dato la colpa ai gel troppo densi e zuccherati..proverò ad usare solo liquidi!

          • Federico il said:

            Grande! Non prendo altro al di fuori della dieta, ma grazie mille! Ne approfitto ancora. Qualche rimedio per spegnere e/o evitare le infiammazioni ai tendini delle caviglie?

          • René Cunéaz il said:

            Mah guarda per le caviglie io ti consiglio di effettuare almeno una volta a settimana la tavoletta (oppure se svolgi sedute di potenziamento muscolare nel periodo invernale lo fai durante questi allenamenti). Cerchi di stare in equilibrio su di essa per un certo tempo prima con un piede poi con l’altro. In questo modo vai a potenziare tutti i muscoli dei piedi e dovrebbe aiutarti un po’. Poi usa sempre scarpe A3 ben ammortizzate che limitano i traumi. Alcuni usano anche solette tipo quelle della Noene create appositamente per assorbire le sollecitazioni da contatto al suolo. Tutti accorgimenti che potrebbero, spero, aiutarti.

I commenti sono chiusi.