Nonostante il ritorno all’ora solare e la possibilità di dormire un’ora in più riesco sempre ad arrivare alla gara all’ultimo momento. Fortuna che ho sempre il mio compagno fidato Dario Rognoni che mi ritira il pettorale per guadagnare alcuni minuti preziosi.
Ciò nonostante, arrivato a Milano verso le 8.30, riesco ancora ad incontrare Umberto Airaghi e Sabina che mi consegnano il premio della mezza della Maddalena che avevano tenuto in custodia dal rientro della bellissima trasferta sarda. Il tempo stringe quindi cerco subito Dario per prendermi il pettorale, sistemo il chip sulla scarpa e sento il coach Giorgio Rondelli cosa vuole farci fare come allenamento. Ci dice di scaldarci come al solito ed effettuare gara tirata, per poi continuare dopo il traguardo per altri 10km di fondo medio per aumentare il bagaglio di km necessari per la maratona. Quindi si inizia con un leggero riscaldamento di una decina di minuti seguito da alcuni allunghi tecnici e poi via. Si parte per questa 10km che vede alla partenza grandi nomi, tra i quali spiccano Goran Nava (forte atleta italo/serbo con grandi tempi su gare in pista – 800: 1’46″63; 1500: 3’38″04; 3000: 7’58″98 indoor – con numerose partecipazioni a manifestazioni quali Olimpiadi, Europei e campionati del mondo solo per citare le più importanti), il vincitore dello scorso anno Stefano Casagrande (personale sui 10.000 in pista di 29’59” corsi quest’anno agli italiani), i compagni di squadra Dario Rognoni, che come me cerca un po’ di brillantezza in queste ultime gare che precedono la maratona di Torino del 16 novembre, e Luca Leone forte mezzofondista su distanze di 1500-3000-5000, il fresco vincitore dell’incontro internazionale di corsa su strada Juniores ad Udine ed azzurrino sui 10.000 in pista ai campionati mondiali giovanili ad Eugene in Oregon Omar Guerniche, Samuele Lazzaro che quest’anno ha svolto una grande stagione in pista.
La partenza è già molto forte con un passo di 3’00″/km. Mi piazzo in coda al gruppo, intorno alla decima posizione per non andare fuori giri. Poi, sento di stare bene sui continui cambi di direzione nel parco di Trenno. Il ritmo di 3’06” non lo patisco troppo, nonostante la preparazione per la maratona e la perdita di velocità. Al passaggio del 5*km il cronometro segna 15’32” e mi sento bene. Il gruppetto inizia ad assottigliarsi e all’8*km decido di provarci. Aumento il ritmo e rimaniamo in 5, poi mi si affiancano Nava, Guerniche e Rognoni. Casagrande perde un po’ di terreno e all’inizio dell’ultimo km rimaniamo in quattro. Alla rotonda degli ultimi 800 metri un errato appoggio del piede, dovuto alla stanchezza, mi fa perdere alcuni metri su Guerniche e Nava. All’ingresso del campo sportivo riesco a prendere la curva a gomito ad una velocità superiore ai due atleti davanti a me e provo a spingere fino alla fine. Guerniche cala un po’ il ritmo e agli ultimi 200 metri riesco ad affiancarlo ed a passarlo arrivando in scia ad un grande Goran Nava. 31’00” il tempo finale ad un solo secondo dal vincitore e chiudendo gli ultimi 3km in circa 9’03”. Tempo che mi soddisfa pienamente in quanto ho abbassato di ben 21 secondi il miglior tempo fatto segnare su questo percorso nel 2011, e di 27 secondi migliore rispetto allo scorso anno. In vista della Maratona e viste le condizioni di allenamento dell’ultimo periodo posso solo che essere soddisfatto e fiducioso.
Per completare la giornata con un buon allenamento io e Dario Rognoni abbiamo completato un secondo giro da 10km ad un ritmo di 3’45″/km.
Ancora 10 giorni di duro allenamento (e di lavoro, dato che ogni giorno devo comunque farmi le 8 ore di lavoro pesante, sui turni in fabbrica, nel laminatoio dell’acciaieria della Cogne Acciai Speciali) e poi si inizierà a scaricare fino al 16 novembre, dove vi sarà l’appuntamento più importante di questo fine di stagione. Mancano tre settimane e poi sarò alla Turin Marathon a cercare di migliorare il tempo di 2h20’03” fatto segnare a Milano lo scorso 6 aprile.
A presto amici
