Quando vai in gara lo fai cercando di dare il massimo. Se poi riesci anche a vincere…beh sai di aver fatto tutto quello che dovevi fare.
Domenica 21 ottobre, in occasione dei 20 anni dalla fondazione del polo universitario Bicocca di Milano, la mia società (Cus Milano Pro Patria) ha organizzato la prima edizione del CorriBicocca. Partecipazione notevole visti i 2000 concorrenti al via. Per essere una prima edizione non male.. Gara di dieci chilometri tortuosi divisi su due giri da cinque. Coach Giorgio ci aveva detto di fare un allenamento senza forzare troppo cosi noi ragazzi del Cus Milano, insieme ad altri atleti di buon livello, siamo partiti ad un ritmo non troppo sostenuto. A metà gara sono passato io in testa cercando di aumentare il ritmo e provando ad allungare sui miei compagni Edoardo Melloni e Luca Leone. Sapendo le loro caratteristiche veloci non ho voluto portarli in volata. Ho così vinto col tempo di 31’19” precedendo Edoardo di 4 secondi e Luca di 8 secondi. L’ultima vittoria risaliva a Gennaio al Cross di Cesano Maderno. Tornare a vincere dopo tutto questo tempo e soprattutto dopo il brutto infortunio è stato troppo bello.
Ma la gara più tirata, quella dove cerchi di portare a casa un buon tempo cronometrico, sarebbe arrivata sette giorni dopo, al Trofeo Montestella. Questa è una gara organizzata in zona Lampugnano ed arrivata alla 16ª edizione. Sono ormai cinque le edizione alle quali partecipo ma quest’anno avrebbe dovuto essere un test per capire se correre la mezza di Milano del 25 novembre o se aspettare il 2019.
Mattinata umida e molto piovosa che ha scoraggiato molti soliti iscritti dell’ultimo momento, ma i favoriti c’erano tutti. Alla partenza Giorgio mi ha chiesto come pensavo di impostare la gara ed io gli ho risposto “aspetto il quinto chilometro e poi valuto come muovermi”.
Allo sparo mi sono messo nel gruppo ma ci sono quei giorni che senti di stare bene e puoi fare quello che vuoi, così dopo 200 metri ho cambiato ritmo passando in testa e portandomi dietro solo il compagno di squadra Andrea Astolfi. All’uscita del centro scolastico mi sono guardato dietro ed avevo preso un bel vantaggio di una cinquantina di metri. Primo mille corso in 2.55 sotto l’acqua e poi ho cercato di correre sciolto. Entrato nel parco di Trenno mi sono guardato di nuovo alle spalle ed avevo incrementato il distacco. Non mi sono più girato fino alla fine staccando l’altro atleta della Pro Patria, Zo Zahir (rientrato da poco anche lui da un infortunio), di 50 secondi e l’ex compagno Alessandro Turroni di 53 secondi. Pensando ai pochi chilometri che sto facendo, per non rischiare di ricadere nell’infortunio appena risolto, è incredibile come sia riuscito a correre bene.
Il tempo finale di 30’45” è il mio miglior crono di sempre e prima volta sotto i 31 minuti su questo percorso.
Test per la mezza superato ma dovrò valutare la settimana di Milano se correre o meno perché in fabbrica, visti i numerosi ordini, ci fanno lavorare 6 giorni su 7 (48 ore settimanali). Dovrò trovare una soluzione per il 2019 altrimenti sarà dura continuare. Lavorare e correre si può ma così mi sembra eccessivo. Il recupero per gareggiare a livelli discreti è fondamentale soprattutto per non infortunarsi, ma quando finisci la notte domenica mattina alle 6.00 e lunedì alle 14.00 inizi la nuova settimana fino a sabato alle 22.00, magari la domenica gareggi presto e lunedì alle 5.00 sei già in piedi e fino a sabato alle 14.00 devi lavorare, non riesci più a conciliare lo sport a certi livelli. Anche quando i miei compagni di squadra fanno gli allenamenti di gruppo nel fine settimana a Milano, io devo farli sempre da solo a casa. Comunque tengo duro nonostante tutto.
A presto, spero a fine mese.